domenica 25 agosto 2013

La verità in piccole dosi

La campagna elettorale tedesca si accende dopo la recente dichiarazione di Schäuble: la Grecia avrà bisogno di un nuovo piano di aiuti. La verità è troppo amara e difficile da digerire per il contribuente tedesco, meglio nasconderla oppure somministrarla in piccole dosi. Passo falso oppure mossa tattica? Da Süddeutsche Zeitung
Il governo federale ha mentito sull'Eurocrisi? I pochi miliardi ipotizzati all'inizio sono diventati sempre di piu'? L'opposizione con i suoi attacchi arriva al punto: la comunicazione della coalizione nero-gialla sulla crisi greca è incoerente e titubante. Le cause sono diverse, e il ministro delle finanze Schäuble le conosce molto bene.

In un martedi di agosto anche Wolfgang Schäuble ad Ahrensburg si è deciso a fare  campagna elettorale. Tema: le sfide per la Germania e per l'Europa. All'inizio suona come il discorso abituale di un uomo di stato, ma il ministro delle finanze ha deciso di utilizzare l'incontro con gli elettori nella Germania del nord per annunciare con disinvolutra una verità sgradevole: "Per la Grecia ci sarà un ulteriore programma di aiuti", dice Schäuble, e aggiunge: "Non lo abbiamo mai nascosto davanti all'opinione pubblica".

Cosi' almeno l'interpretazione delle sue dichiarazioni. La SPD, che vorrebbe fare degli aiuti alla Grecia un tema da campagna elettorale, parla invece di menzogne. Schäuble è il primo politico tedesco ad ammettere quello che per molti esperti è già una certezza: per la Grecia sono già stati stanziati 240 miliardi di Euro di fondi, ma ci sarà bisogno dell'aiuto dei partner finanziari anche dopo il 2014.

Ritorno graduale sul mercato dei capitali

Dagli ambienti governativi di Berlino, fino ad ora si era ipotizzato che un eventuale terzo pacchetto di aiuti sarebbe stato di portata decisamente inferiore rispetto ai primi due. Si tratterebbe soltanto di rendere piu' dolce il ritorno sul mercato dei capitali. Inoltre, Atene avrebbe già avviato una parte significativa delle riforme necessarie.

Non è la prima volta che Schäuble si corregge sulla questione greca. Nel dicembre 2009, quando l'opionione pubblica per la prima volta è venuta a sapere che i problemi debitori greci si sarebbero ripercossi sugli altri paesi europei, si era pronunciato contro un piano di aiuti per il paese. "Sarebbe una solidarietà sbagliata, se decidessimo di sostenere i greci con degli aiuti finanziari", disse il Ministro delle finanze in quell'occasione.

Nell'estate 2010 - quando un primo pacchetto di aiuti da 110 miliardi di Euro per la Grecia è già stato approvato - Schäuble rilascia un'altra dichiarazione. Questa volta il tema è il fondo temporaneo EFSF: "I fondi di salvataggio sono temporanei, dovranno terminare. E' cio' che abbiamo concordato", dice il portavoce della CDU.

Dopo pochi mesi è chiaro a tutti che anche in questo caso Schäuble si è sbagliato. Nel febbraio 2011 i ministri delle finanze europei trovano un accordo sul nuovo fondo di salvataggio ESM. Sostituisce il precedente EFSF, prevede un massimo di 500 miliardi - ed è a tempo indeterminato.

Le recenti esternazioni di Schäuble, osservate piu' da vicino, sono solo una precisazione rispetto alle precedenti dichiarazioni. Nel febbraio 2012, quando è stato concordato il secondo pacchetto di aiuti, ebbe a dire: "Probabilmente non è l'ultima volta che il Bundestag dovrà pronunciarsi sugli aiuti finanziari per la Grecia". In seguito, tuttavia, ha piu' volte ripetuto che la decisione era solo rimandata ad un momento successivo, e le parole "piano di salvataggio" non si erano piu' sentite. Fino a martedi scorso.

Non si puo' certo accusare Schäuble di essersi mosso secondo una tattica da campagna elettorale, altrimenti non avrebbe messo in campo, ad un mese dalle elezioni, un terzo pacchetto di aiuti. L'opposizione pero' con i suoi attacchi arriva diretta al punto: perché sulla Grecia la comunicazione del governo federale è cosi' incoerente e titubante? Perché si fanno dichiarazioni che poco tempo dopo devono essere riviste? Perché nessun politico ha il coraggio di dire tutta la verità, invece di raccontare solo una piccola parte della storia?

E' solo un'istantanea, ma forse puo' aiutare uno sguardo al 2010. "I greci vogliono i nostri soldi", titolava la Bild-Zeitung il 24 aprile 2010. In seconda pagina un giovane disoccupato di nome Kosta era fotografato mentre si stava rilassando al sole. E cosi' si è andati avanti: martedi 27 aprile: "Perché paghiamo ai greci le loro pensioni d'oro?". Giovedi 29 aprile: "25 miliardi - i greci vogliono ancora piu' denaro da noi", lunedi 3 maggio: "110 miliardi di Euro - i greci in bancarotta ottengono l'assegno piu' grande della storia!".

La Bild-Zeitung è stata aspramente criticata per questo tipo di campagna. Ma che cosa succede se invece essa riflette l'opinione pubblica? Cosa accade se almeno una parte dei cittadini la pensano in questo modo?

Ed è questa paura a guidare il governo nelle esternazioni sulla Grecia: il ministro delle finanze Schäuble e la cancelliera Angela Merkel  preferiscono non raccontare troppe verità spiacevoli ai tedeschi. Un atteggiamento che è tanto piu' sorprendente se si considera che fino ad ora il bilancio federale non ha sofferto per gli aiuti alla Grecia. Tutti gli aiuti concessi si basano su crediti che il paese del sud-Europa prima o poi dovrà rimborsare.

Ma non è stato solo il governo federale a doversi correggere: anche il FMI ha recentemente ammesso di aver commesso degli errori nella valutazione della crisi. All'inizio, nel 2009 e 2010, si ipotizzava che la crisi sarebbe durata non piu' di 2 anni. Una ipotesi che presto si è rivelata  essere solo un pio desiderio. La previsione originaria del FMI fino al 2012 prevedeva un - 5.5%, di fatto è stato un -17 %. La realtà è sempre peggiore delle previsioni.

Nel complesso, la dichiarazione coraggiosa di Schäuble potrebbe essere considerata come un tentativo di portare un po' di onestà nel dibattito. Non tutti pero' sembrano esserne entusiasti: "Schäuble ci minaccia con nuovi aiuti", titolava il giornale di sinistra "Efimarida ton Syntakton".




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7 commenti:

  1. Fin troppo evidente ormai (per chi conosce la verita' dei fatti sulla questione "euro") che l'unico scopo delle politiche tedesche e' quello di preservare il "giochino" che permette di conservare il vantaggio competitivo. Quindi la Grecia e' la candela che vale il gioco: ha permesso alla Germania di guadagnare piu' di quanto hanno speso salvandola, non tanto economicamente ma trattenendola per il bavero dentro l'unione monetaria.

    p.s.: BENTORNATA!

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    1. grazie Gianluca, mancano 4 settimane al voto, cerchero' di raccontare un po' la campagna elettorale...

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    2. grazie "voci"
      di cuore.
      e bertonato/a

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  2. Willkommen Voci dalla Germania.
    Temevo il peggio ma fortunatamente è stata solo una pausa, meritatissima ovviamente.

    Ora però al lavoro che la tua fonte di informazioni dalla Germania é importantissima. :-))

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  3. Mi unisco anch'io al coro di bentornato :)

    Sono rientrato domenica dalla Germania e per quel poco che ho capito, molto poco, in effetti afd sta condizionando il dibattito. In linea di massima ho trovato persone più consapevoli anche semplicemente del fatto che l'eurozona sta dando problemi (al di là poi della lettura che se può dare, come emerge nel tuo post successivo).

    A proposito di afd: ho letto domenica dell'aggato a Lucke durante il comizio, però sui nostri giornali non trovo più aggiornamenti. In Germania come lo stanno commentando?

    Grazie!

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