domenica 2 ottobre 2016

E' un attacco al sistema bancario tedesco

Secondo Max Otte, professore di economia e grande esperto di finanza, intervistato da Deutschlandfunk.de, i rischi in bilancio c'entrano poco, Deutsche Bank è vittima di un attacco internazionale, gli Stati Uniti vorrebbero liberarsi dell'ultima grande banca tedesca. Da Deutschlandfunk.de
Il prezzo delle azioni di Deutsche Bank per la prima volta nella storia della banca è sceso sotto i 10 Euro. Il professore di economia e grande esperto di finanza Max Otte, intervistato da Deutschlandfunk, ci dice che i problemi della banca sono il risultato di pressioni internazionali, soprattutto dall'America. Gli Stati Uniti stanno esercitando il loro potere di ricatto.

DLF: Herr Otte, secondo lei stiamo vivendo un attacco al sistema bancario tedesco?

Otte: esatto. Voglio dire, è andato avanti per anni. Entrambe le banche, Deutsche Bank e Commerzbank, se facciamo un confronto internazionale non sono messe cosi' male. Ma se si aumenta costantemente la pressione, allora anche queste banche iniziano a vacillare. Soprattutto se si impongono nuove regole all'intero settore bancario europeo. Si tratta prima di tutto di regole americane o anglosassoni, che arrivano dal mercato dei capitali. L'Europa continentale era piu' orientata al sistema bancario, quindi al credito, e se costringete un intero settore a giocare a Rugby invece che a calcio, ciò' non può' accadere senza problemi.

DLF: chi è responsabile per questa situazione?

Otte: è una situazione complessa. Alcuni mesi fà abbiamo saputo che Soros stava speculando contro Deutsche Bank. Alcuni problemi sono naturalmente "fatti in casa". Hanno voluto copiare l'investment banking anglosassone. E' iniziato tutto nell'86-87, quando è stata acquistata Morgan Grenfell, e anche in seguito hanno voluto giocare alla grande nel business dei derivati. Deutsche Bank, diciamolo, ha fatto un bel po' di errori. Ma naturalmente su questa banca c'è stata una forte pressione internazionale. Non posso fare a meno di pensare che l'America voglia liberarsi dell'ultima grande banca tedesca, e anche in questo caso intende occupare una posizione chiave nella nostra economia. Proprio come è accaduto alle banche svizzere che qualche anno fà sono state attaccate e ora devono riferire al Tesoro degli Stati Uniti, anche su Deutsche Bank è stata esercitata questa pressione. E' una situazione complessa causata da problemi interni e da pressioni esterne, guidate da interessi precisi.

DLF: Deutsche Bank è una banca scomoda per gli Stati Uniti?

Otte: una Deutsche Bank forte significa potere, e chi controlla la finanza - e Wall Street è molto potente - ha spazi di movimento relativamente ampi. E se ci riflette: gli oligopoli della tecnologia negli Stati Uniti hanno un forte potere di controllo, soprattutto sui nostri flussi di informazione. Se controlli la finanza, allora controlli dei punti importanti di smistamento. E Deutsche Bank è il solo player di dimensioni internazionali rimasto in Germania.

DLF: Deutsche Bank è sotto attacco da mesi, chi ha bisogno di agire contro la banca?

Otte: la banca si sarà fatta un'idea. Ma molte di queste voci, o quando si specula su di esse, o quando vengono rilanciate dai media, e se i prossimi provvedimenti ricattatori saranno applicati - 16 miliardi di dollari di multa, minacciati dal Tesoro, sono del tutto inadeguati. Si puo' negoziare. Ma se il Tesoro degli Stati Uniti confermerà che ci sono 16 miliardi di multa da pagare, allora la cifra sarà reale. E allora ci sarà un forte potere di ricatto, perché alle banche che non partecipano al gioco verrà chiuso l'accesso allo spazio economico americano, oppure qualche membro del board sarà arrestato, come è accaduto in Svizzera. Si tratta, dal mio punto di vista, di un gioco molto duro e ingiusto, e mi chiedo come il governo federale tedesco possa essere cosi' passivo, e non difendere le nostre imprese, come in questo caso, ma anche nel caso VW e in altri casi.

DLF: cosa dovrebbe fare il governo federale per aiutare Deutsche bank?

Otte: una dichiarazione di fiducia è la prima cosa da fare, e poi anche partecipare ai negoziati con il Ministero della Giustizia americano - si tratta comune di un ente governativo di un altro paese - e contro una banca con sede in Europa, farebbe capire che il gioco è veramente cambiato, e a seconda delle circostanze dovrebbe esserci il supporto anche dell'UE.

DLF: anche Commerzbank sta soffrendo, è in corso una ristrutturazione, e ci sono oltre 7000 posti di lavoro da tagliare. Dobbiamo quindi dedurre che il modello della grande banca tedesca, che fa tutto, retail banking, investment banking e cosi' via, è un modello superato, che non ha futuro?

Otte: è un modello vecchio. Ha funzionato molto bene con le Sparkasse e le Volksbank. Avevamo il sistema bancario piu' sicuro e piu' progredito al mondo. Questo sistema non è piu' richiesto, o almeno a livello internazionale non lo è piu'. E nel caso di Commerzbank abbiamo un problema leggermente diverso. Non è una crisi di fiducia. Nel caso di Deutsche Bank c'è un bilancio molto grande e se la fiducia viene meno, si puo' arrivare ad una profezia che si autoavvera. Commerzbank deve addattarsi al nuovo mondo. In Germania abbiamo ancora relativamente molte filiali bancarie, che per il cliente è anche un fatto positivo, ed è poi è anche il senso del sistema bancario. Ma se guardate ad altri sistemi, ad esempio Spagna o Gran Bretagna, li' il sistema delle filiali è estremamente ridotto, e il servizio è anche peggiore. Il sistema bancario sta andando in quella direzione e Commerzbank deve fare lo stesso e informatizzarsi, se vuole sopravvivere in questa situazione di iper-competitività.

DLF: anche Deutsche Bank dovrà fare lo stesso?

Otte: Deutsche Bank ha già sviluppato una strategia alcuni mesi fà. Intende dismettere oppure ridurre alcune aree di business. Vuole sbarazzarsi del business con i piccoli clienti, e concentrarsi sui clienti piu' ricchi, e sulla clientela privata. C'è una strategia ed è coerente. Se l'implementazione riuscirà lo vedremo.

DLF: che cosa accadrà a Deutsche Bank?

Otte: spero davvero che Deutsche Bank riesca a superare la crisi. Sono molto fiducioso. Ma il bilancio di una grande banca nessuno riesce a capirlo al 100%. E' sempre una questione di fiducia. Ci sono grandi posizioni sui derivati, come anche nelle altre grandi banche. Deutsche Bank ha una buona dotazione di capitale, ha dei punti di forza. Mi auguro vivamente che possa lentamente uscire da questa situazione difficile. Ma non posso naturalmente garantirlo.

DLF: quali sono i rischi per il risparmiatore e per il contribuente, se guardiamo nel complesso al sistema bancario tedesco nei prossimi cinque anni?

Otte: nei prossimi cinque anni i problemi principali saranno in Italia, il paese con il quarto piu' grande mercato dei titoli di stato al mondo, dove le banche hanno grandi quantità di crediti in sofferenza, anche la Spagna avrà dei problemi. La situazione in Germania è migliore. Se guardiamo all'Eurozona, mi aspetto che nei prossimi cinque anni ci sarà qualche crollo bancario, e ci sarà bisogno di qualche salvataggio. Non posso immaginare che la situazione attuale possa trascinarsi per piu' di cinque anni.

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