venerdì 18 maggio 2018

Clemens Fuest: "1.000 euro a testa"

Anche Focus.de non poteva astenersi dal commentare le nuove proposte in arrivo dall'Italia scomodando addirittura il presidente dell'Ifo Institute di Monaco, Clemens Fuest, il quale ha già fatto i calcoli e quindi spiega ai lettori che gli italiani vorrebbero scaricare 1.000 euro di debito non onorato su ogni singolo tedesco: la crisi spiegata all'uomo della strada. Da Focus.de




Fuest ha dei dubbi sulle competenze economiche della coalizione

Gli economisti sono indignati. Clemens Fuest, presidente dell'Istituto Ifo di Monaco, non ha nessuna considerazione del piano: "la richiesta italiana mina le fondamenta dell'unione monetaria", dice Fuest a Focus Online. Non è accettabile "che i singoli paesi vogliano mettere le mani nelle tasche dei contribuenti degli altri paesi".

Fuest, considerato uno degli economisti tedeschi piu' famosi e rinomati, mette in discussione le competenze economiche dei politici italiani: la richiesta "di una cancellazione del debito detenuto dalla BCE è un'assurdità".

5 Stelle e Lega Nord pretendono infatti la cancellazione delle obbligazioni italiane acquistate dalla BCE. "In tal modo trascurano il fatto che eventuali perdite derivanti dall'acquisto dei titoli di stato nazionali sarebbero sopportate dalle rispettive banche centrali", chiarisce Fuest, "in questo caso da Banca d'Italia, che appartiene al governo italiano".

Gli altri stati della zona euro devono essero d'accordo

Il presidente Ifo chiarisce come dovrebbe essere in realtà la procedura per la riduzione del debito richiesta dall'Italia: "per avere un reale margine di manovra finanziario, gli altri stati membri dovrebbero dichiararsi disponibili a farsi carico del debito italiano".

Se infatti si dovesse arrivare al punto in cui gli altri stati UE devono farsi completamente carico delle perdite della BCE, il conto per il contribuente tedesco sarebbe scandalosamente alto: "se i costi fossero distribuiti proporzionalmente alla forza economica dei paesi, la Germania dovrebbe pagarne il 34%, vale a dire 86 miliardi di euro", calcola Fuest.

Sarebbero piu' di 1.000 euro a testa per ogni cittadino tedesco. Questo dovrebbe essere sufficiente a chiarire che il governo federale tedesco non accetterà mai un cosi' pessimo affare.


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