martedì 1 novembre 2016

Flassbeck sui danni causati dall'attività preferita dai tedeschi: risparmiare

Hainer Flassbeck su Makroskop.de torna a parlare dell'eccesso di risparmio tedesco e della narrazione che la stampa tedesca mainstream fa su questo tema: l'eccesso di risparmio tedesco sta causando problemi in tutto il mondo. Da Makroskop.de


L'attività preferita dai tedeschi è "fare previdenza". Purtroppo non riflettono mai abbastanza su quali possano essere gli effetti. In altre parti del mondo, infatti, quello che i tedeschi amano fare sopra ogni cosa, risparmiare, viene visto con grande sospetto.

A volte parlare una lingua straniera aiuta immensamente, intendo anche la lingua inglese, ancora cosi' estranea per noi. Sarebbe molto piu' facile per tutti capire a cosa ci si riferisce esattamente quando in Germania si parla di "previdenza". Con il termine "previdenza" sulle pagine economiche dei giornali tedeschi si fa riferimento di solito al tentativo di mettere da parte una parte del reddito che si è scelto di non spendere oggi. Se veramente padroneggiassimo la lingua inglese, potremmo veramente capire cosa accade in realtà con la "previdenza" tedesca.

Per capire cosa potrebbe accadere alla "previdenza" tedesca, aiuta dare uno sguardo al New York Times di lunedi' di questa settimana. Sempre in merito alla famosa "previdenza" tedesca si puo' leggere:

"..gli economisti temono che si stia formando un eccesso di liquidità in Europa e Asia che potrebbe rallentare le prospettive di crescita mondiali. Questo perché il denaro invece di essere utilizzato per la costruzione di ponti ad es. in Germania o Cina, oppure in spesa per consumi in Cina e Giappone, è accumulato e riciclato nel mercato dei capitali globali, mantenendo gli interessi artificialmente bassi mentre gli investitori vanno a caccia di rendimenti. E ancora, gli economisti dicono che il peso è tutto sugli Stati Uniti, che con la sua economia fragile deve farsi carico di essere il motore del mondo. "L'Asia e l'Europa continuano ad esportare i loro risparmi in tutto il mondo", ha dichiarato Brad W. Setser, un esperto di flussi finanziari mondiali che ha lavorato al tesoro americano dal 2011 al 2015. "Tutto questo denaro in giro in cerca di una possibile allocazione non è un segnale di salute - mostra una chiara mancanza di domanda in altre parti dell'economia globale".

Non è comico? Quello che da noi viene considerata sana "previdenza", in altre parti del mondo viene vista con grande preoccupazione. I risparmi tedeschi causano tracimazioni e inondazioni. Si parla nuovamente di un eccesso di risparmio, come aveva già fatto Ben Bernanke, l'allora presidente della FED degli Stati Uniti.

Si teme che la "previdenza" tedesca ed asiatica aumenti il valore di alcuni titoli negli Stati Uniti gonfiandone il valore, tanto da non riflettere piu' in maniera corretta il valore sottostante delle imprese, in altre parole una bolla speculativa. E questa bolla è alimentata in maniera considerevole dalla "previdenza" tedesca. Ma se la bolla dovesse esplodere, non ci sarebbe piu' alcuna "previdenza".

Quello che la FAZ non capisce - e dobbiamo purtroppo dire anche nei prossimi 1.000 anni non capirà - è la stretta relazione fra il semplice atto di mettere da parte del denaro e il fatto che sia necessario trovare qualcuno disponibile ad indebitarsi per la stessa somma. Investire si diceva prima, ma la parola è deteriorata, da quando viene utilizzata per descrivere l'attività che si limita ad utilizzare i risparmi per andare a caccia di rendimenti in giro per il mondo.

Cio' che la FAZ non ha ancora capito è che deve liberarsi quanto prima del suo editorialista Thomas Mayer, che pochi giorni fà ha scritto qualcosa di terribile e imperdonabile, e cioè che nel frattempo anche le aziende tedesche sono diventate risparmiatrici. Ma se le imprese non possono fare la "previdenza" (evidente dato il saldo settoriale), e per ogni buon economista è chiaro che lo stato non potrà occuparsi della "previdenza" data la sua inefficienza cronica, di fatto solo l'estero potrà garantire la "previdenza" tedesca. Ma se l'estero considera la "previdenza" tedesca come denaro in eccesso e quindi causa di pericolose bolle e di altre allocazioni errate, anche l'ultimo dei tedeschi "previdenti" dovrà ammettere prima o poi che il piccolo e incantato mondo in cui il risparmiatore al mattino porta alla cassa di risparmio locale il denaro guadagnato con il suo duro lavoro e il pomeriggio dello stesso giorno l'imprenditore locale lo prende a prestito per investire in capannoni e nuove attrezzature ormai non esiste piu' da molto tempo.

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